L’Èquipe multidisciplinare è composta da: Responsabile scientifico, Responsabile Sanitario e Neuropsichiatra infantile, Medico, Consulente Fisiatra, Psicologo, Coordinatore, Responsabile inclusione sociale, Educatori, Infermiere ed Operatori sociosanitari, Assistente sociale.

Il primo contatto con la famiglia e l’utente può avvenire su iniziativa spontanea da parte della famiglia stessa, su segnalazione da parte dei Distretti Sociosanitari o da parte del Centro sulla base della lista di attesa gestita da ASL 3.  Tale lista d’attesa specifica per il centro Boggiano Pico è redatta e gestita dalla Direzione del Dipartimento Cure Primarie ASL 3 e pubblicata sul portale di Liguria in Rete; l’inserimento in lista d’attesa avviene da parte dello Specialista distrettuale di riferimento o direttamente dalla Direzione del Dipartimento delle Cure Primarie. In caso di disponibilità di posti il centro procede alla comunicazione alla Segreteria Dipartimento Cure Primarie e si rende disponibile alla valutazione dell’idoneità alla presa in carico degli utenti presenti in lista d’attesa.

La valutazione a seguito del primo contatto si articola con la prima visita con la Famiglia e l’Utente stesso da parte del Medico, del Coordinatore e dello Psicologo. In questa occasione, vengono fatti firmare il consenso informato al trattamento dei dati sensibili, il modulo di libera scelta e le deleghe dall’utente, dai familiari o di chi ne fa le veci. Verrà effettuata inoltre la raccolta dei dati anamnestici/ecologici e raccolta della documentazione in possesso della famiglia. Successivamente, potrà essere effettuata la valutazione cognitiva (Psicologo) e una prima valutazione funzionale dall’equipe educativa.

In caso si ritenga necessaria un’ulteriore precisazione della diagnosi, l’utente potrà essere inviato a consulenti di Centri diagnostici Ospedalieri o Ambulatoriali presenti sul territorio o consulenti messi a disposizione dal PCDO.  Al termine di questo iniziale percorso conoscitivo, se sussistono il parere favorevole dello specialista distrettuale e l’idoneità del centro alla presa in carico dello specifico utente, lo Specialista distrettuale richiede l’autorizzazione alla presa in carico alla propria Direzione che esprime il parere riguardo la presa in carico. Se l’utente viene autorizzato verrà redatto un Progetto educativo e riabilitativo individualizzato, definito PROGETTO di VITA, che tenga conto delle caratteristiche cliniche e funzionali, dei bisogni riabilitativi, dei desideri della persona, dei sostegni naturali e non, presenti e/o necessari.

Il progetto di vita viene condiviso dall’equipe multidisciplinare con i familiari o con chi ne fa le veci e con l’utente stesso, che esprime in questa sede il proprio parere e, se possibile, appone una firma per presa visione e condivisione.

Nel caso in cui le esigenze dell’utente non siano compatibili con la tipologia di servizi erogati dal centro, sarà cura dell’équipe multidisciplinare effettuare comunque un inquadramento generale delle esigenze dell’utente allo scopo di fornire indicazioni utili alla famiglia e diventando, ove necessario, “tramite” per promuovere l’inserimento presso struttura idonea.

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A chi si rivolge

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